Con il termine Ischemia ci si riferisce ad una qualunque patologia in cui vi è una mancanza del necessario apporto di sangue.
L'ischemia cerebrale è dunque la mancanza di adeguato afflusso di sangue al cervello. È una malattia piuttosto grave, spesso origine di ictus, che rappresenta una delle cause maggiori di invalidità permanente e, nei casi più complicati, di morte.
Colpisce prevalentemente le persone anziane, in special modo al di sopra dei 70 anni.

Le cause dell'ischemia cerebrale


L'ischemia cerebrale è causata da un blocco dell'apporto di sangue alle cellule del cervello in seguito all'ostruzione dell'arteria responsabile del trasporto sanguigno. Non ricevendo più ossigeno e altri nutrienti, tali cellule si indeboliscono e muoiono. Per questo motivo è possibile che, a seconda della parte cerebrale colpita, alcune funzioni (motorie, del linguaggio, cognitive) ne risultino indebolite o che vengano addirittura perse.
Fra i fattori che possono accrescere il rischio di essere colpiti da ischemia cerebrale ci sono:
  • Tabagismo: il fumo è un vasocostrittore, che favorisce la possibilità di occlusione dei vasi sanguigni;
  • Obesità
  • Età: i soggetti più a rischio sono le persone anziane:
  • Ereditarietà
  • Diabete mellito
  • Ipertensione arteriosa
  • Mancanza di attività fisica
  • Se l'attacco di ischemia fosse piuttosto leggero e passeggero (della durata inferiore alle 24 ore) si parla di TIA (attacco ischemico transitorio); se lischemia permane più a lungo nel tempo, invece, può essere causa di ictus.

    I sintomi dell'ischemia cerebrale


    I sintomi dell'ischemia cerebrale variano a seconda della zona del cervello colpita. I pazienti colpiti da ischemia cerebrale possono accusare:
  • Problemi motori e articolatori: chi è colpito da attacco ischemico può avere difficoltà a muovere un arto, un occhio, parte della bocca o del viso. Solitamente i problemi motori si manifestano soltanto in una metà del corpo umano. Ciascuna metà del nostro corpo, infatti, è gestita autonomamente da una metà cerebrale, e l'attacco ischemico compromette di conseguenza soltanto una metà dell'organismo.
  • Problemi di orientamento: i suoni e le luci possono essere percepite in modo distorto, causando confusione e perdita di orientamento nel paziente.
  • Problemi di linguaggio: se l'ischemia colpisce il centro del linguaggio, il paziente potrebbe accusare afasia. In alcuni casi ha difficoltà nell'articolazione delle parole; se a questo disturbo si associano anche problemi di orientamento, il paziente può anche pensare di parlare in modo corretto, anche se in realtà sta pronunciando suoni indistinti e senza alcun significato.
  • Debolezza: spesso accompagnata da formicolii nelle zone interessate (arti, volto...), vertigini, mal di testa.
  • Depressione: in non pochi casi la perdita di funzionalità motorie influisce sull'umore della persona che perde improvvisamente la sua autosufficienza; sindromi depressive si riscontrano in molte persone colpite da ischemia cerebrale.
  • Se l'attacco è breve e transitorio, i sintomi sono quasi sempre solo temporanei. Problemi maggiori, invece, se l'attacco ischemico perdura nel tempo perché, oltre a correre il rischio di ictus, i danni potrebbero essere permanenti.